CISL FP Veneto. Nel 2023 il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti aumenta ancora. Uscita circolare INPS


Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi aumenta ancora, rispetto al passato 2022, con la nuova legge di bilancio 2023. (97 del 29.12.2022). Va ricordato, infatti, che il Decreto legge 115 2022 "Aiuti bis", aveva previsto per i lavoratori dipendenti un taglio dei contributi previdenziali dovuti pari al 1,2% per i redditi fino a 35 mila euro lordi . La misura si aggiungeva al taglio dei contributi già operativo per gli stessi beneficiari da gennaio dello 0,8% (legge 234/2021). Nella manovra finanziaria 2023 approvata dal Governo Meloni si aggiunte un nuovo sconto contributivo pari all'1% applicabile ai redditi fino a 25 mila euro annui lordi.

Ma vediamo più in dettaglio quanto riporta la circolare INPS n°7 del 24 gennaio 2023

La novità introdotta

La legge di Bilancio 2023, ha previsto all’articolo 1, comma 281, che: “In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, previsto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è riconosciuto nella misura di 2 punti percentuali con i medesimi criteri e modalità (...) ed è incrementato di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Come e a chi spetta

  • nella misura di 2 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
  • nella misura di 3 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Possono accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati. Pertanto, la misura agevolata trova applicazione, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, per tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

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Percentuali di taglio del cuneo fiscale e i importi indicativi di sconto contributivo (maggiore importo netto in busta paga). Fonte: Sole 24 Ore.

Esempio di applicazione

Nelle ipotesi in cui nel mese di riferimento non si ecceda una retribuzione imponibile ai fini previdenziali di 2.692 euro e la quota di contribuzione a carico del lavoratore sia pari al 9,19%, questa potrà essere ridotta di 2 punti percentuali (scendendo a 7,19 punti percentuali). Analogamente, nelle ipotesi in cui nel mese non si ecceda una retribuzione imponibile ai fini previdenziali di 1.923 euro e la quota di contribuzione a carico del lavoratore sia pari al 9,19%, questa, in forza dell’esonero, potrà essere ridotta di 3 punti percentuali.

Attenzione però

Nel caso in cui la retribuzione imponibile superi il limite pari a 2.692 euro al mese, non spetterà alcuna riduzione della quota a carico del lavoratore. Pertanto, se il lavoratore in un singolo mese percepisce una retribuzione di importo superiore a 2.692 euro lordi, per quel mese non avrà diritto al beneficio;  laddove, invece, la retribuzione imponibile superi il limite pari a 1.923 euro, ma sia, comunque, di importo minore o pari a 2.692 euro al mese, la riduzione contributiva della quota a carico del lavoratore potrà essere riconosciuta, per il singolo mese di riferimento, nella misura del 2%.

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