La Cisl FP Veneto 

Marj Pallaro guida la Cisl Funzione Pubblica del Veneto nel ruolo di Segretario Generale

Marj Pallaro

Marj guida la Cisl FP Veneto dal 2012, l'anno della sua elezione al ruolo di Segretario Generale (riconfermata poi altre due volte in sede congressuale).  Pallaro, è originaria di Camposampiero, comune del graticolato romano dove ha iniziato a lavorare a 14 anni come operaia in una fabbrica di confezioni. A 19 anni è assunta dalla ULSS della Alta Padovana quale ausiliaria (una qualifica oggi evoluta nell’operatore socio-sanitario). Frequenta le scuole serali e consegue il diploma di scuola superiore che le permette di affrontare un lungo percorso professionale interno che la porterà a diventare funzionario amministrativo dell’Ufficio Tecnico dove, dopo tanti anni di lavoro, dirà di sentirsi “più un geometra che una ragioniera”.
Già dai primi mesi nel suo ruolo di Segretario Generale, Marj Pallaro si è occupata della nuova geografia delle amministrazioni pubbliche venete: riordino delle province, associazionismo e fusione dei comuni, SuperInps, privatizzazione della Croce Rossa Italiana, accorpamento delle sedi giudiziarie, la grande sfida del nuovo Piano Socio Sanitario regionale e molto altro ancora.

In un'intervista di quel periodo di grandi trasformazioni affermò: “da questa riorganizzazione dettata dall'esigenza di ridurre i costi della macchina pubblica noi vogliamo uscirne con due ulteriori risultati senza i quali non si può perseguire l’obiettivo primario: una macchina pubblica più efficiente e delle persone che vi sono occupate più motivate e valorizzate nel loro lavoro quotidiano, sfida non facile ma irrinunciabile”.

Marj Pallaro, già prima della sua elezione a Segretario Generale, aveva al suo attivo un lungo periodo di impegno in questa federazione, prima da semplice iscritta e poi da delegata e coordinatrice della RSU alla ULSS Alta Padovana. Prima di approdare nella struttura regionale è stata anche Segretario Generale della FP di Padova. 

Marj Pallaro

Segretario generale

"Serve una macchina pubblica più efficiente e delle persone. che vi sono occupate. più motivate e valorizzate nel loro lavoro quotidiano, sfida non facile ma irrinunciabile”.

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