CISL FP Veneto. 21 aprile sciopero nazionale INAIL. Grave crisi degli organici e default delle procedure.


Manca il personale, carichi insostenibili, procedure non funzionanti. Ecco la sintesi delle motivazioni che hanno spinto il personale dell'INAIL a proclamare uno sciopero per a giornata di domani 21 aprile, ultimo atto, per ora, della mobilitazione che ormai da molte settimane vede coinvolti attivamente i dipendenti dell’Ente, dalla grave crisi degli organici al default delle procedure, che ne mettono a rischio l’efficacia dell’azione sociale e delle prestazioni per l’utenza.

Negli ultimi mesi i quotidiani malfunzionamenti e blocchi dei sistemi informatici, che governano totalmente il lavoro del personale INAIL, hanno reso ancora più problematico rispondere in modo efficace e tempestivo alle necessità non solo di infortunati e tecnopatici, ma anche di imprese e professionisti.

A questo va aggiunto il fardello di organici erosi nel corso degli anni, a contraltare di un carico di attività in aumento. Un sottodimensionamento quello dell'organico, quindi, calcolato rispetto a fabbisogni del personale ampiamente sottostimati, per assecondare le politiche di tagli lineari degli ultimi quindici anni.

Si tratta di criticità giunte a un livello di gravità tale da mettere seriamente a repentaglio, nel colpevole silenzio della classe politica, il presente e il futuro di un Istituto cui è demandata la tutela di primari diritti costituzionali dei cittadini.

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Incomprensibili ritardi
A fronte dei gravosi carichi lavorativi richiesti ai singoli dipendenti, sempre più esposti alle reazioni scomposte dell’utenza, lascia basiti l’incomprensibile ritardo dell’Amministrazione nell’utilizzo degli strumenti contrattuali atti a valorizzare e sostenere il personale (contrattazione integrativa, piani di formazione, regolamentazione lavoro agile e da remoto, riordino professionale). Tutto ciò in un quadro generale che non prevede il rinnovo del Contratto, già scaduto da un anno, in tempi in cui l’inflazione viaggia a due cifre.

Perché lo sciopero
Perché chiediamo un cambiamento radicale delle politiche dell'Ente, perché si reperiscano le risorse umane e strumentali necessarie a garantire la tenuta dei servizi sul territorio, per difendere chi si ammala e si infortuna lavorando, perché la dignità della persona sia concretamente rispettata nel nostro lavoro come in quello dei nostri assistiti.

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