CISL FP Veneto. Funzioni Centrali: INL e ANPAL. Oggi 12 dicembre 2022 manifestazione nazionale a Roma
Scendono in piazza a Roma, le lavoratrici ed ai lavoratori dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dell'Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro per il mancato riconoscimento della perequazione dell'indennità di amministrazione. Oggi, 12 dicembre 2022, è prevista la manifestazione a Roma davanti al MEF sin dalle ore 10:00.
Le Organizzazioni Sindacali, unitariamente, hanno chiesto alla Ministra Maria Elvira Calderone di intervenire al fine di superare la fortissima ingiustizia che si è determinata nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che, al momento, hanno uno dei trattamenti economici più bassi dell’intero Comparto a causa di una interpretazione fallace della norma introdotta dalla Legge di bilancio 2020.
Il risultato è evidente a tutti: i funzionari vincitori di concorso con lauree quali Ingegneria, Giurisprudenza, Economia, Statistica, Informatica, hanno oggi stipendi assolutamente non commisurati alle responsabilità che sono loro loro richieste. Per questo motivo molti non hanno preso neppure servizio, e chi lo ha fatto sta andando via preferendo lidi differenti, aggravando il problema della assoluta e ormai decisamente insostenibile carenza di personale in INL. Sempre più spesso, infatti, gli ispettori del lavoro sono impiegati per svolgere mansioni di ufficio, piuttosto che per la reale attività di vigilanza.
Un quadro che ha ben illustrato anche il Sole 24 Ore che in un articolo a firma di Gianni Trovati spiega come, a titolo di esempio, "nelle province di Milano, Monza e Brianza e Lodi operano poco meno di 400 mila imprese. I tecnici dei controlli sulla sicurezza del lavoro nell’Ispettorato locale sono quattro (uno ogni 100 mila aziende), in un organico di 40 ispettori impegnati sul campo (uno ogni 10mila imprese), mentre altri 25 sono addetti a compiti d’ufficio."
Un chiaro riassunto della condizione in cui versa oggi l’Ispettorato nazionale del lavoro, visto che numeri analoghi si incontrano in tutta Italia e che anche in Veneto il problema si fa sentire, soprattutto in termini di sicurezza: come si può infatti pensare di intervenire per ridurre gli infortuni sul lavoro, di aumentare le tutele per i lavoratori e migliorare i servizi di prossimità alla cittadinanza, pensando che l’INL li debba assicurare tutto ciò senza un investimento serio e concreto su chi deve garantire la tutela e la sicurezza?
Un chiaro riassunto della condizione in cui versa oggi l’Ispettorato nazionale del lavoro, visto che numeri analoghi si incontrano in tutta Italia e che anche in Veneto il problema si fa sentire, soprattutto in termini di sicurezza: come si può infatti pensare di intervenire per ridurre gli infortuni sul lavoro, di aumentare le tutele per i lavoratori e migliorare i servizi di prossimità alla cittadinanza, pensando che l’INL li debba assicurare tutto ciò senza un investimento serio e concreto su chi deve garantire la tutela e la sicurezza?
Nonostante le promesse di impegno che ricevute nei giorni scorsi, nel corso dell’unico incontro avuto sul punto presso il Ministero, nessuna norma è però stata inserita nel testo del disegno di legge di bilancio. Per queste motivazioni si è reso quanto mai necessario lanciare un segnale e scendere in piazza a Roma.