CISL FP Veneto. Presenti e attivi alla Assemblea Organizzativa CISL FP nazionale a Venezia
Il 5 ottobre, solo qualche giorno fa, a Venezia, presso le sale della Fondazione Cini, si è tenuta l’Assemblea organizzativa della Cisl Fp Nazionale. Hanno partecipato oltre 300 tra iscritti, militanti, invitati e dirigenti sindacali a tutti i livelli. Presente e attiva anche l'intera compagene della CISL FP Veneto con i delegati di tutti i territori.
L’apertura dei lavori è stata affidata al Segretario Generale Cisl FP, Maurizio Petriccioli, mentre Segretario Organizzativo, Franco Berardi, ha presentato una ampia relazione il centrata sui processi di crescita del dato associativo; sull’attenzione alle transizioni demografiche e sociali al fine di implementare efficacemente le politiche sindacali.
Dopo la presentazione della ricerca dell’Agenzia Meti, che ha coinvolto oltre 1500 dirigenti sindacali di tutta Italia, il Segretario Organizzativo ha concluso la sua relazione, elaborando un focus sul ruolo dei coordinamenti; il funzionamento della comunicazione nazionale; l’offerta di convenzioni e servizi. Nel pomeriggio il dibattito è stato arricchito dall’intervento di Nando Pagnoncelli, dell’Istituto IPSOS, che ha presentato una ricerca sullo stato di salute del Paese e sulla percezione del ruolo dei corpi intermedi.
In conclusione, il Segretario Nazionale, Angelo Marinelli, a nome della Commissione ha presentato il documento finale all’assemblea che lo ha approvato all’unanimità dei presenti.
Tra i vari interventi anche quello di Marj Pallaro, Segretario generale della CISL FP Veneto, accompagnata all'assemblea generale dalle delegazioni di tutti i territori del Veneto.
Applaudito l'intervento finale del Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra che ha detto che "il governo deve assumere come una priorità i rinnovi di tutti i contratti pubblici tanto più in presenza di un’inflazione che divora il reddito delle famiglie. Occorre stabilizzare anche il precariato, assumere nuovo personale, sbloccare gli investimenti, aumentare le dotazioni tecnologiche e digitali e per la formazione. Servono più risorse per rafforzare il sistema sanitario pubblico oggi in grande sofferenza”.
